Si arricchisce il bottino ceco di siti Unesco

Si arricchisce il bottino ceco di siti Unesco

Due nuove assegnazioni, entrambe in Boemia

Italy
2019
07
Si arricchisce il bottino ceco di siti Unesco
La Repubblica Ceca ha appena portato a 14 il numero dei luoghi inserti nella Lista Mondiale del Patrimonio dell’Umanità, grazie alla recente iscrizione di due nuovi siti, sui sette individuati complessivamente nel mondo dal Comitato preposto.  

Regione mineraria dei Monti Metalliferi

Al confine tra Repubblica Ceca e Germania, ritagliata tra il Parco Nazionale della Svizzera Boema e il cosiddetto Triangolo Termale della Boemia occidentale, l’area ai piedi dei Monti Metalliferi, ricca di miniere praticamente inesauribili, è stata sfruttata fin dal XII secolo e nel Rinascimento era la principale fonte di argento per l’intera Europa. Lo dimostra la storia del famoso tallero di Jachymov, la moneta d’argento coniata proprio in Boemia, che è rimasta in circolazione in Europa per più di tre secoli e ha poi ispirato il nome del dollaro americano. Se a partire dal Medioevo è stato l’argento a scrivere la storia di questi luoghi, dalla metà del XIX secolo il protagonista è stato l’uranio. Dopo che Pierre e Marie Curie ebbero isolato il polonio e il radio dalla materia prima estratta qui nel 1898, le miniere dei Monti Metalliferi conservarono il monopolio mondiale nella produzione di radio fino alla prima Guerra Mondiale. Nel 1906 nacquero in questa zona anche le primissime terme al radon al mondo: l’acqua radioattiva proveniente dalle miniere veniva impiegata efficacemente nella cura dei disturbi dell’apparato motorio. Successivamente, le miniere boeme conobbero ancora maggiore fortuna grazie alla corsa agli armamenti… Basti pensare che, ahinoi, l’uranio locale, esportato principalmente nell’allora URSS, fu impiegato nella costruzione della prima bomba atomica sovietica, testata nel 1949. La storia di questi luoghi all’epoca è tristemente legata alla costruzione di campi di lavori forzati, le cui porte si aprivano soprattutto per i prigionieri politici. Grazie all’elaborazione, a cavallo tra i due secoli, di nuove tecniche di estrazione dei minerali e di sfruttamento delle risorse naturali, il sito boemo ha potuto restare attivo per circa 800 anni, giocando un ruolo determinante –anche a livello europeo e mondiale- in fatto innovazione e invenzione in campo minerario e metallurgico. Le antiche miniere sono oggi visitabili e le terme al radon tuttora in attività.

Scuderia di Kladruby

In Boemia orientale, non lontano da Pardubice e a un centinaio di chilometri da Praga, quella di Kladruby è la scuderia più antica al mondo, costruita nel 1579 per gli Asburgo e punto di riferimento per il dressage di cavalli da cerimonia e da tiro. Dopo 400 anni, i padroni di casa sono ancora i Kladruber bianchi, la più antica razza di cavalli cechi, unica al mondo a essere allevata specificatamente per il traino di carrozze reali e imperiali. Gli esemplari bianchi erano infatti sempre destinati alle cerimonie aristocratiche, mentre i morelli erano al servizio dei dignitari della Chiesa. Tra le carrozze di valore oggi esposte nella Scuderia,

Le altre stelle ceche del firmamento Unesco

I due nuovissimi siti si sono aggiunti a una preziosa collana di altre 12 gemme dall’inestimabile valore storico, artistico e architettonico, di cui la Repubblica Ceca va giustamente fiera.
I centri storici di Praga, Český Krumlov, Kutná Hora e Telč, il santuario di San Giovanni Nepomuceno sulla Montagna verde, il complesso paesaggistico-culturale di Lednice-Valtice, il villaggio rurale di Holašovice, i monumenti ebraici di Třebíč, il castello rinascimentale di Litomyšl, il Palazzo Arcivescovile di Kroměříž con i suoi magnifici giardini, la colonna barocca della Santissima Trinità nel centro di Olomouc, villa Tugendhat capolavoro funzionalista a Brno e opera europea più importante dell’architetto Ludwig Mies van der Rohe.