Il Triangolo Termale della Boemia occidentale entra nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Il Triangolo Termale della Boemia occidentale entra nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Sempre più siti Unesco in Repubblica Ceca

Italy
2021
09
Il Triangolo Termale della Boemia occidentale entra nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità
Karlovy Vary, Marianske Lazne e Frantiskovy Lazne sono tre perle di benessere dalle architetture bellissime, simbolo di un’epoca d’oro che ancora vi si respira. Convertite alle ultime tendenze del wellness, restano fedeli a una tradizione antica e a un glorioso passato, che ora appartengono al mondo intero.
Forse non tutti sanno che la Repubblica Ceca, oltre che essere meta turistica d’arte e cultura, offre anche svariate opportunità di soggiorni di benessere. Il sottosuolo ceco è ricco di fonti benefiche e le storiche località termali, già apprezzate nell’antichità, hanno saputo convertirsi alle ultime tendenze del wellness, senza tradire una lunga tradizione legata al territorio.

Note fin dai tempi degli antichi romani e meta prediletta da teste coronate e personaggi illustri nei secoli più recenti, le stazioni di cura ceche portano ancora oggi il segno di un passato di eleganza e gloria. Con quell’atmosfera un po’ rétro che certo non guasta (e che si sposa armoniosamente con interventi e stili più moderni) sfoggiano un singolare patrimonio architettonico, il cui valore non è sfuggito all’occhio attento dell’Unesco.

L’organizzazione mondiale di tutela ha infatti inserito nella sua celebre Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità il cosiddetto Triangolo Termale ceco: un trittico di perle di bellezza e benessere, incastonate in Boemia occidentale, che fa da bandiera alla vasta e variegata offerta di salus per aquam del Paese. 

Punte (di diamante) del triangolo sono Karlovy Vary, Marianske Lazne e Frantiskovy Lazne, cui l’Unesco ha riconosciuto il valore di testimoni eccellenti dell’epoca d’oro del turismo termale e di quel bel mondo che vi ruotava attorno. Un mondo fatto di lusso ed eleganza, in cui si muovevano disinvolti reali, aristocratici, letterati e vip del tempo. Delle acque benefiche, del contesto ispiratore e del “jet set” di allora hanno goduto, tra gli altri, Goethe, Metternich, Chopin, Twain, re Edoardo VII d’Inghilterra e lo zar Pietro Il Grande. Per non parlare dell’imperatore Carlo IV, da cui tutto partì…

Karlovy Vary

Celebre anche con il suo nome tedesco Karlsbad, fu fondata proprio da Carlo IV, re di Boemia e imperatore del Sacro Romano Impero, ma il suo aspetto oggi è prevalentemente rinascimentale. Grazie alle tantissime sorgenti (12 le principali, 200 le secondarie) che la bagnano, l’acqua termale zampilla praticamente ovunque, nei parchi così come nelle hall degli hotel. Le fonti sono spesso impreziosite da loggiati, portici e colonnati maestosi. Le sue atmosfere hanno attirato nomi di spicco in ogni epoca, compresi gli italiani Paganini e Casanova. Ricca di sodio, bicarbonato e solfato, l‘acqua di Karlovy Vary è prodigiosa contro diverse affezioni. Oltre alla proposta curativa, è molto forte l’offerta wellness e fitness.

Marianske Lazne

Fondata agli inizi del XIX secolo, Marienbad in tedesco, è un gioiello di architetture liberty e neoclassiche (ma c’è anche un favoloso colonnato neo-barocco), caro a imperatori e re -tra cui Francesco Giuseppe ed Edoardo VII- con stabilimenti termali raffinati ed eleganti. Il suo è un magico intreccio di dimore sfarzose, parchi, padiglioni e logge signorili. Spettacolare la Fontana Cantante, soprattutto la sera, quando i giochi d’acqua a ritmo di musica rispondono anche a quelli di luce. Le prime fonti furono scoperte addirittura nel XVI secolo e oggi se ne contano almeno 100 tra la città e i suoi dintorni fitti di boschi. La composizione delle acque varia e quindi sono diverse anche le indicazioni mediche.

Frantiskovy Lazne

Franzensbad è la più piccola, ma non teme concorrenza in fatto di fascino. Fondata alla fine del XVIII secolo dall’imperatore Francesco I (da cui il nome), è oggi una graziosa cittadina ricca di verde e ornata di aiuole fiorite,  che conserva intatte le atmosfere dei primi ‘900, con i tipici edifici e padiglioni in stile neoclassico. La loro leggiadria è accentuata dalla scelta stilistica di varie sfumature di giallo e da una sapiente illuminazione. Vi abitò anche Goethe, che la descrisse come „paradiso in terra“, del cui fascino furono preda anche Metternich, Kafka, Strauss e Beethoven. Suo fiore all’occhiello sono le sorgenti di acqua alcalina, i fanghi ricchi di zolfo e ferro e i gas naturali, ma è sempre qui che furono inaugurate le prime terme di torba al mondo.